chi sono

la mia storia

A partire dagli ultimi anni di liceo mi è stato chiaro che avrei trovato un senso nella vita lavorativa solo nel fare qualcosa che avesse un impatto positivo sul mondo

Così ho scelto Scienze Politiche e mi sono buttata nel campo della cooperazione internazionale, attraverso alcune esperienze con organismi internazionali all’estero. Le contraddizioni di quegli ambienti e il senso di impotenza rispetto all’enormità delle problematiche mi hanno portata a trovare strade alternative, e  così ho scelto di concentrare le mie energie nel terzo settore e nell’impegno civico, con la speranza di accorciare la distanza tra azione e impatto generato. 

Negli ultimi 10 anni ho portato così il mio contributo a diverse realtà del terzo settore, in ruoli e ambiti diversi: dall’inclusione dei rifugiati all’empowerment femminile. Mi sono occupata di progetti di benessere organizzativo, percorsi di riprogettazione professionale ed emersione dei talenti, design di relazioni reciproche di aiuto tra attivisti e persone rifugiate, percorsi partecipativi per la società civile

Tutte queste esperienze hanno avuto come comune denominatore la centralità della relazione d’aiuto

Grazie all’incontro con il counseling, e in particolare con l’Analisi Transazionale, ho potuto specializzarmi in questa materia, unendo le mie competenze multidisciplinari sviluppate nel terzo settore con la professionalità del counselor. 

Sono convinta che solo partendo da se stessi, dalla propria solidità, dallo scioglimento dei propri nodi sia possibile creare un mondo più giusto, equo ed inclusivo.